Rivelazioni – Jacques Vallée

22,00

Sottotitolo: Il lato oscuro della manipolazione dei fenomeni UFO da parte dei media e delle associazioni governative

Anno Pubblicazione : 2016
Libro – Pagine: 279

A chiusura della sua trilogia, l’autore presenta il lato oscuro della manipolazione dei fenomeni UFO da parte dei media e delle associazioni governative, e di come questa mistificazione distolga l’attenzione del pubblico dalle piene implicazioni del contatto alieno.

Nel libro che conclude la trilogia e trent’anni di ricerca, Vallée getta uno sguardo critico all’ufologia moderna, sfatando le ragioni che ne sono alla base e rivelando i motivi e le personalità celate dietro alle più comuni teorie aliene. Senza pretendere di conoscere la vera risposta al mistero ufologico, incoraggia lettori e ricercatori ad assumere un atteggiamento aperto e critico verso il fenomeno.

Scritto con uno stile sobrio e un intuito penetrante Rivelazioni, citando l’autore stesso, “è un tentativo di ripulire il sottobosco di un interessante campo scientifico infestato dalle erbacce e le viti della fantasia umana e dai fiori velenosi delle menti squilibrate”.

Prologo:

“Gli uomini erano vestiti in tuta da lavoro. Ci fecero segno di fermare la macchina. Bob spense il motore e il vento sospinse una piccola nuvola di polvere davanti ai finestrini della Oldsmobile che avevamo noleggiato a Las Vegas.

Nel bagliore dei fari notammo che due di loro erano armati. Il terzo rimase sul bordo della strada, più vicino al posto di guardia. Aveva con sé una mitragliatrice. Abbassammo i finestrini, evitando movimenti sospetti o improvvisi.

“Non avete visto il cartello?”, disse una delle guardie.

“Quale cartello?”, domandammo.

Non rispose nemmeno. In effetti avevamo visto un segnale rettangolare che indicava la presenza di una struttura federale e l’accesso limitato ai veicoli autorizzati, ma era conservato a Las Vegas nell’ufficio di un giornalista televisivo e Las Vegas era molto lontana. Qualcuno evidentemente lo aveva preso come ricordo. Tutto quello che avevamo visto, su quella strada deserta, era la luna piena che sorgeva sulle montagne spoglie del Nevada – montagne che isolano il mondo reale dalla Nellis Air Force Base e dal luogo specifico che stavamo cercando: l’Area 51, Dreamland.

Le voci all’interno della comunità ufologica dicevano che avvicinandosi alla Nellis si potevano vedere strani oggetti luminosi muoversi in cielo in modi straordinariamente erratici che sembravano sfidare le leggi della fisica. Alcuni sostenevano che si trattasse di dischi volanti catturati dal governo degli Stati Uniti a scopo di ricerca. Altri che fossero un qualche prototipo di arma, probabilmente un veicolo pilotato a distanza (RPV), il che avrebbe spiegato la loro capacità di cambiare direzione improvvisamente. Potevano anche essere degli RPV fatti in modo da assomigliare a dischi volanti, con lo scopo di condurre qualche strano progetto di guerra psicologica. Dal momento che stavamo lavorando insieme alla sceneggiatura di un film sugli UFO, volevamo capire come stavano realmente le cose.

Bob Weiss, il nostro produttore, era al volante. Lo sceneggiatore Tracy Torme stava guardando il paesaggio, annotandosi mentalmente le colline, la boscaglia e le recinzioni. “Con la luna piena e i fari accesi era impossibile non essere notati”, dissi ai miei compagni mentre le guardie giravano attorno alla nostra automobile, controllando la marca, l’anno di produzione e la targa.

“Hanno telecamere a infrarossi e rilevatori di movimento”, intervenne Bob, indicando un’alta torre posta vicino al cancello.

Nessuno ci aveva avvertiti della sua presenza a Las Vegas. Quel posto di guardia doveva essere nuovo. In passato altre persone avevano preso quella strada senza essere fermate.

“A chi appartiene la macchina?”, chiese una delle guardie.

“L’abbiamo presa alla Hertz”, rispose Bob.

“Dove state andando?”

“Siamo diretti a Rachel.”

La cosa sembrò soddisfarli. Rachel è un piccolo agglomerato di baracche e roulotte situato in mezzo al deserto sulla strada per Tonopah, diventato negli anni una sorta di punto di ritrovo per ufologi e appassionati di tecnologia stealth.

Le guardie presero le nostre patenti di guida e tornarono nel loro casotto. Attraverso le finestre illuminate vedemmo che qualcuno stava facendo una telefonata.

“Vogliono sapere se siamo già stati segnalati”, osservò Bob.

“In ogni modo, che tipo di abbigliamento è quello?”, chiese Tracy. “Non indossano le divise dell’Aeronautica.”

“Non sono davvero militari”, rispose Bob. “Sono agenti di sicurezza privati, mercenari. E capitato anche a me di assumerne per vigilare sui set cinematografici a Hollywood. Ecco che arrivano.”

Una guardia si diresse verso di noi con in mano una cartellina, mentre alcuni fogli con sotto la carta carbone svolazzavano al vento del deserto. Leggemmo la citazione grazie alla luce di cortesia della macchina. Conteneva un monito a non mettere mai più piede all’interno del perimetro della Nellis Air Force Base. Detti un’occhiata alla mitragliatrice della guardia e firmai la mia copia. I miei amici fecero lo stesso e poi invertimmo la rotta. Due delle guardie salirono su una Blazer e ci seguirono fino alla strada principale, rimanendo a una certa distanza dalla nuvola di polvere che alzavamo sul lungo rettilineo sterrato.

Si accertarono che svoltassimo a sinistra verso Rachel. Qualsiasi tentativo di intrufolarsi nella rete di sentieri che portavano in collina sarebbe stato inutile. Inoltre, la nostra Oldsmobile, anche se nuova, non ce l’avrebbe mai fatta; già aveva avuto le sue difficoltà a fare la salita sulla strada principale.

“Perché fanno ancora dei motori con due cilindri e mezzo?”, scherzò Bob, desideroso di mettere una certa distanza tra noi e il Blazer.

Quella notte in cielo non notammo alcuna luce particolare, e quando ci fermammo in un punto da cui si vedeva parte della sezione nord della base, tutto quello che sentimmo furono i rumori sommessi del deserto e non vedemmo altro che le solite costellazioni, coperte di tanto in tanto da nuvole di passaggio. Se davvero a Dreamland stavano testando dei dischi volanti, erano molto bravi a mantenere la cosa segreta.”

Indice

Ringraziamenti

Prologo

Introduzione

Alieni recuperati

  • Capitolo 1 – Hangar 18
  • Capitolo 2 – Majestic 12
  • Capitolo 3 – Area 51

Seconda Parte – La sala degli specchi

  • Capitolo 4 – Striptease
  • Capitolo 5 – Justice Mauve
  • Capitolo 6 – Effetti speciali

Terza Parte – La correlazione a ragnatela

  • Capitolo 7 – La morte di un astronomo
  • Capitolo 8 – Il mistero rimane
  • Capitolo 9 – Giganti nel parco

Conclusioni

Appendice – Cinque argomenti contro l’origine extraterrestre degli oggetti volanti non identificati

Biografia

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