Fra parlare di streghe, delle feste e della cultura a livello di folklore e dimenticare tutto senza nostalgia e senza rimorsi, questo libro sperimenta una terza via: recuperare i costumi del passato senza lasciarsene invadere ma trattandoli alla luce della storia e della filologia, riallacciandosi volontariamente alle antiche tradizioni, riscoprendole, recuperandole, rivivendole, in omaggio alle nostre radici e nel rispetto di quanti ci hanno preceduto, ma senza pretendere di poter conseguire davvero un “ritorno al passato” e nella piena coscienza che tutto cambia e che anche noi cambiamo.
Nasce da questo intento questo libro sulle Streghe di San Giovanni.
Chi erano, che cosa volevano, qual era il loro effettivo statuto antropologico e religioso, che cosa le ha perdute, perchè le abbiamo prima bruciate poi dimenticate e negate, poi infine elette a simbolo di qualcosa di noi che in realtà non era mai stato loro.
Nel fare questo abbiamo riunito alcune voci diverse tra loro per posizione scientifica, per tesi sostenute, per obiettivi di ricerca.
Ogni regione italiana e’ ricca di leggende, storie e racconti che tratteggiano una figura di “strega” molto diversa dagli stereotipi illuministi moderni.
In questo volume la figura della strega viene ricollocata nel contesto folklorico italiano, svelandone la funzione sociale e culturale.
Indice del volume:
- Presentazione di Franco Cardini
- Nomida nuda tenemus – il nome della strega di Marina Montesano
- Il diavolo custode: sante e streghe nell’Occidente medievale di Anna Benvenuti
- Le streghe di Lucca e le loro fonti di Estella Galasso Calderara e Carla Sodini
- La notte di San Giovanni e le streghe di Cecilia Gatto Trocchi
- Erbe e cibi contro le streghe del Solstizio di Rossano Nistri
- Un pò fate un pò streghe di Elsa Guggino
- La strega e la fiaba di Giuseppe Sermonti
- La stregoneria, l’Inquisizione e la fiction: alcuni modelli di Rino Camilleri
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