Che cosa scatenò la feroce caccia alle streghe che imperversò nell’isolato borgo di montagna? Fu una terribile carestia a mettere in ginocchio il paese o la manovra speculativa di alcuni proprietari terrieri? Quali antichi culti pagani sopravvivevano ancora nella Triora del tempo? E’ con queste premesse che Ippolito Edmondo Ferrario, studioso di folklore ligure, analizza i drammatici fatti di Triora. Il libro – pubblicato con il Patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di Imperia e del Comune di Triora – ripercorre tutte le vicende del processo istituito nel 1587. Da allora Triora, con Loudun e Salem, è ricordato come il “Paese delle streghe”. “L’autore – dichiara Lorenzo Lanteri, Sindaco del Comune di Triora – ha saputo rielaborare felicemente l’argomento, e con particolare acume, sviluppando un’originale analisi dei fatti storici, che si appoggia sugli studi più importanti, amplificandone la portata”. “Triora, Anno Domini 1587. Storia della stregoneria nel Ponente Ligure” (De Ferrari Editore) è il primo e più completo studio sul grande processo alle streghe in Italia. L’autore ne ha approfondito gli aspetti più oscuri soffermandosi in particolare sulle aspre lotte politiche presenti all’interno della comunità del tempo e analizzando le usanze di origine pagane sopravvissute al cristianesimo. Ferrario ha ricevuto – per l’importante attività promozionale svolta in questi anni attraverso la pubblicazione di libri e saggi storici sull’argomento – dal Comune di Triora la cittadinanza onoraria. Il testo del libro – pubblicato dalla casa editrice De Ferrari di Genova – è accompagnato dalla versione in lingua inglese.
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