La storia ha inizio in un paesino fittizio della Cornovaglia, nel cui cimitero una bambina trascorre gran parte del suo tempo. Qui giunge il misterioso Falkner, il quale tenta di porre fine al suo tormento con un colpo di pistola; l’intervento provvidenziale della piccola Elizabeth Raby, in visita alla tomba della madre, gli salva la vita. Appresa la storia dell’orfanella, l’uomo decide di mettere da parte i propositi suicidi e la adotta, partendo con lei alla volta dell’Europa. Passano gli anni, e il rapporto che lega padre e figlia si fa sempre più profondo, anche se Falkner è dilaniato da un terribile segreto. Arrivato il momento di confessare a Elizabeth le sue colpe, la situazione precipita, e l’uomo viene sbattuto in prigione. La ragazza, prototipo di eroina vittoriana, cercherà in tutti i modi di scagionare il padre e aiutare Gerard Neville, il giovane incontrato anni prima di cui è innamorata, a ottenere giustizia. Il segreto di Falkner riprende dal capolavoro giovanile di Mary Shelley, Frankenstein, la magistrale bravura con cui la scrittrice rappresenta i conflitti interiori del protagonista, che rispecchia tutti i tratti dell’eroe byroniano. La figura femminile è però centrale in questo romanzo, in quanto impedisce ai personaggi maschili, pur dotati di una spiccata moralità, di abbandonarsi a comportamenti che ne determinerebbero la rovina. Ultimo romanzo di Mary Shelley, finora mai tradotto in italiano, Il segreto di Falkner viene pubblicato nel 1837. Unico tra i romanzi della Shelley a vedere l’eroina trionfare, fu definito dall’autrice stessa, ancor prima di averlo ultimato, il suo lavoro migliore.
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