L’abate Béranger Saunière si spense il 22 gennaio 1917.
Chi avrebbe detto, all’epoca, che un secolo dopo si sarebbe ancora parlato di questo modesto curato di campagna? Chi avrebbe scommesso che Rennes-le-Château – un piccolo villaggio nella regione francese dell’Aude – sarebbe diventato una meta turistica fra le più frequentate? Ma che cosa nasconde questo paese? E chi era l’umile prete che da un giorno all’altro entrò in possesso di una sterminata quanto enigmatica fortuna che con la sua morte sparì nel nulla, a parte una villa magnifica, una chiesa restaurata e una vicenda a metà tra realtà e leggenda, fatta di cene luculliane, scavi misteriosi, ermetiche iscrizioni tombali, tesori mai ritrovati, morti sospette, personaggi indimenticabili?
Daniel e Fabrice Kircher hanno perlustrato la «scena» in cui si sono svolti i fatti, sono penetrati nella biblioteca dell’abate, hanno ricostruito la sua personalità e le sue amicizie, localizzato gli scavi, decifrato iscrizioni e individuato il luogo in cui riposerebbe il tesoro. Ma si tratta forse di un tesoro assai particolare, che sarà «riconosciuto» soltanto da quelli giudicati degni di contemplarlo.
Tra il Santo Graal e la Pietra Filosofale, tra il Tesoro dei Visigoti e quello del Tempio di Gerusalemme, Il mistero di Rennes-le-Château rievoca alcune delle ossessioni e dei miti più intriganti e romanzeschi della millenaria tradizione cristiana.
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