I più la conoscono come schema di un popolare gioco di pedine (il “filetto”), ed a lungo alla Triplice Cinta è stata attribuita questa sola valenza ludica. La troviamo graffita su rocce rupestri, sui muretti delle chiese antiche, sui gradini di vecchie case di paese. Ma il ritrovamento dello stesso schema nel complesso di graffiti simbolici lasciati su pareti in verticale da alcuni dignitari dell’Ordine Templare, prigionieri nella torre di Chinon, in Francia, apre nuove ipotesi sul suo possibile impiego. E se dietro alla Triplice Cinta fosse racchiusa una conoscenza più antica, una valenza simbolica ed esoterica legata alle caratteristiche dei luoghi e della storia che li ha interessati? Il presente saggio cerca di sviscerare in ogni aspetto la complessa simbologia dietro questo emblema arcaico e per alcuni tratti ancora misterioso. Attraverso una nutrita indagine sul territorio italiano, gli autori hanno censito un gran numero di luoghi in cui è presente la Triplice Cinta, rendendo il testo anche una valida guida pratica. Ogni lettore potrà inoltre diventare un ricercatore attivo, scoprendo e segnalando i luoghi ancora fuori da questo censimento.
Unico esemplare: affrettarsi!
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