Parlare di Alchimia non è mai stato facile.
Anche nella nostra società, dalla mentalità apparentemente aperta, quando si inizia un discorso di contenuto alchemico subito si notano reazioni di ogni genere. C’è chi si meraviglia come, alle soglie del Duemila, si possa ancora credere a “queste cose”; oppure c’è chi rimane estasiato a bere le nostre parole; o, ancora, chi rifiuta il discorso per paura, ma avrebbe voglia di ascoltare e di sapere. Poche persone, però, si domandano serenamente cosa sia questa l’Alchimia, una disciplina che secolari pregiudizi, prodotti dall’ignoranza o dalla troppa cultura scientifica, hanno sempre considerato al pari della stregoneria.
La trasformazione del piombo in oro è la prima cosa che viene alla mente, parlando di Alchimia, però ci si ferma al significato primo delle parole “piombo” ed “oro” senza approfondire, senza cercare di conoscere. Ma se lanciamo lo sguardo oltre la semplice apparenza, possiamo capire che il “piombo” può essere anche il nostro essere, appesantito dalle scorie della materialità, che deve essere trasformato nell’“oro” spirituale, attraverso procedimenti di purificazione, tipici dell’Alchimia spirituale.
Il testo di Giulio Malvani non è un manuale di Alchimia pratica, né la summa di questa disciplina, e sbaglia chi vi cercherà formule magiche. È piuttosto una semplice guida per chi desidera avvicinarsi tranquillamente all’Alchimia spirituale, che utilizza come materia prima il nostro Io ed ha come scopo il miglioramento della vita o, meglio, delle nostre vite future. È un testo di facile comprensione, in cui sono inseriti anche dei brevi racconti, spesso rielaborazioni di avventure del ciclo arturiano, che aiutano a comprendere meglio i fondamenti principali dell’Alchimia.
È un libro, insomma, che aiuta a guardare più a fondo dentro noi stessi, per capire cosa desideriamo veramente dalla vita. (E.V.)
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