Edizione 2005 Tedesco-Inglese-Francese. Raro in questa edizione.
Tutto cominciò nel 1978 con un normale coffee shop vicino a Kyoto in cui le cameriere erano note per non indossare le mutandine sotto le minigonne e i collant trasparenti. Quando la notizia cominciò a circolare, strutture simili spuntarono in tutto il paese. Gli uomini facevano la fila fuori da quei locali aspettando di pagare un prezzo tre volte superiore al normale per un caffè servito da una giovane donna senza mutandine, nella speranza di una fugace visione. Nel giro di pochi anni, si impose una nuova moda: un salottino per i “massaggi” “senza mutandine”. La competizione per attirare i clienti portò questo nuovo tipo di attività a offrire una gamma di servizi sempre più bizzarra: “toccare” i clienti attraverso dei fori praticati in bare dove loro giacciono nudi, fingendo di essere morti, un servizio di ristorazione in interni per pendolari feticisti, giochi di ruolo con giovani vergini ecc. Tra tutta questa offerta spiccava un night club di Tokyo chiamato Lucky Hole. Qui la premessa era estremamente semplice: i clienti stavano in piedi da un lato di una partizione in legno, una hostess stava dall’altro; tra i due c’era semplicemente un foro abbastanza grande da permettere di infilarci un certo organo maschile. Nobuyoshi Araki era un assiduo frequentatore dei sex club del distretto di Shinjuku, a Tokyo, e li ha fotografati profusamente fino a quando, nel febbraio del 1985, l’attuazione del New Amusement Business Control and Improvement Act pose bruscamente fine all’era d’oro dell’industria del sesso giapponese. In oltre 800 fotografie, Tokyo Lucky Hole documenta lo spirito aperto di quei club attraverso l’obiettivo di Araki.
Unico esemplare in condizioni eccellenti: affrettarsi!
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